Il 7 settembre, con una cerimonia di intitolazione, l’aula M1 del complesso di Ingegneria meccanica in via Venezia viene dedicata a Stefano Debei, professore Unipd di Misure meccaniche e termiche, scomparso prematuramente il 7 agosto 2022.
Il Dipartimento di Ingegneria industriale (Dii) ha deliberato di intitolare l'aula al professore quale “alta figura della ricerca spaziale nel campo dell’esplorazione del sistema solare e instancabile fautore di molte iniziative istituzionali a beneficio del nostro Ateneo”, su richiesta dei professori del settore aerospaziale.
Nel corso della cerimonia, aperta dagli interventi della rettrice dell'Università di Padova, Daniela Mapelli, del'assessore allo Sviluppo economico - Energia - Legge speciale per Venezia della Regione del Veneto, Roberto Marcato, e della direttrice del Dii, Stefania Bruschi, sono in programma brevi discorsi commemorativi del direttore del Centro di Ateneo studi e attività spaziali “Giuseppe Colombo”, Giampaolo Piotto, del chief scientist dell’Agenzia spaziale italiana (Asi), Enrico Flamini, del presidente dell’Associazione nazionale di Aeronautica e Astronautica, Erasmo Carrera, e del presidente della Rete aerospaziale veneta, Federico Zoppas.
Partecipazione su invito.
Stefano Debei ha condotto una intensa attività didattica e di ricerca in campo spaziale all'Università di Padova, e con il suo lavoro ha contribuito a molte missioni internazionali.
Direttore del Cisas, Centro di Ateneo di studi e attività spaziali Unipd, è stato anche responsabile tecnico di Wac, le camere ottiche dello strumento Osiris a bordo della missione Rosetta dell'Esa. Ha ricoperto lo stesso ruolo nell’esperimento italiano Simbio-Sys a bordo della missione dell’Esa BepiColombo, per l'inserimento in orbita attorno a Mercurio. Anche Janus, il telescopio a bordo della missione Juice dell'Esa verso le lune di Giove, è frutto del suo impegno scientifico.
Per la sua attività di ricerca spaziale, gli sono stati conferiti vari riconoscimenti, quali quello nello studio iniziale, NASA-ASI del 2004, per il Mars Sample Return, nella missione Rosetta e nella missione ExoMars.