ICS exchange è il nome scelto per il prossimo convegno organizzato dal gruppo di ricerca Learning Science hub dell’Università di Foggia. Uno scambio di idee tra esperti nazionali e internazionali su temi riguardanti le tre anime dell’evento: Inclusion, Communication, Social engagement.
“L’idea per ICS è nata dalla necessità di far luce su una serie di tematiche che ci riguardano da vicino, e non intendo solo i pedagogisti o gli accademici. Oggi siamo coinvolti in una rete comunicativa ipertrofica, aumentata e massificata. Ciascuno di noi, dai giovani agli adulti, di ogni estrazione sociale e provenienza geografica, partecipa ad una grande comunità interconnessa, dove sentirsi esclusi o non rappresentati è un pericolo sempre in agguato. ICS exchange è l’intreccio di expertise differenti per raggiungere un unico obiettivo: aumentare la nostra conoscenza del tessuto sociale contemporaneo, del modo in cui apprende, interagisce e comunica”. Sono queste le parole della prof.ssa Giusi Antonia Toto, docente di Didattica e Pedagogia Speciale presso il Dipartimento di Studi Umanistici di Foggia, e principale promotrice del convegno ICS.
Sarà la prima edizione di ICS exchange, un convegno su “Inclusion, Communication, Social engagement”, articolato in tre giornate (18, 19 e 20 aprile 2024) che si svolgerà presso il Dipartimento di Studi Umanistici di Foggia, situato nella storica via Arpi, e la splendida Baia delle Zagare, immersa nel cuore del Gargano. Oltre a contare diverse presenze accademiche del panorama nazionale, il comitato scientifico di ICS annovera diversi studiosi stranieri, tra cui Janet Hoskin (University of East London), Siri Sollied Madsen (Norges Arktiske Universitet), Thomas G. Ryan (Nipissing University), Antonio Javier Criado Martin (UNIR), Łukasz Tomczyk (Jagiellonian University in Kraków), Alfonso González Briones (University of Salamanca), Patrik Kristoffer Kjærsdam Telléus (Aalborg University).
“Siamo un Ateneo in crescita, ne abbiamo avuto la prova negli ultimi anni grazie alle valutazioni nazionali” spiega il prof. Lorenzo Lo Muzio, Rettore dell’Università di Foggia. “Gli ambiti che maggiormente intendiamo potenziare vi sono quello dell’internazionalizzazione e quello della ricerca. Per questo, il nostro personale accademico è costantemente impegnato a creare occasioni di approfondimento e dialogo con il coinvolgimento di stakeholder provenienti da centri universitari di tutto il mondo, al fine di alimentare una crescita multiprospettica della produzione scientifica locale”.
L’impatto sul territorio è un altro elemento cruciale della mission portata avanti da Unifg, come illustra il delegato alla Terza Missione, prof. Danilo Leone: “La valorizzazione della ricerca attraverso la divulgazione dei suoi risultati è uno degli obiettivi su cui Università di Foggia sta investendo molto. Come centro del sapere e della cultura, l’Università deve sempre puntare a diramarsi nel territorio, promuovendone il coinvolgimento diretto. Parlare di tematiche sociali importanti quali l’inclusione sociale o l’innovazione tecnologica non può e non deve limitarsi alle sole aule universitarie, ma aprirsi alla comunità. Eventi come ICS exchange, o l’ Inclusion Fest svoltosi lo scorso novembre, sono concepiti come eventi diffusi sul territorio, aperti ad un pubblico di “addetti ai lavori”, ma non solo”.
ICS exchange è un Convegno multidisciplinare che tocca sei aree del sapere e della ricerca, suddivise in:
- Psychology
- Education
- Inclusion
- Social engagement
- Communication
- Learning and Technologies
Obiettivo principale è quello di analizzare i temi dell’inclusione e del coinvolgimento sociale attraverso differenti punti di vista, dalle scienze della comunicazione alla psicologia, dalla pedagogia alle discipline filosofico-sociologiche.
“La formazione moderna, supportata dalla comunicazione digitale, deve includere tematiche di ricerca che studino le dinamiche sociali e perseguano il benessere psicofisico dell’individuo. ICS è un format che ha in sé diverse sfaccettature, riconducibili però allo stesso obiettivo. La domanda che ci poniamo è: come possiamo rendere le nuove dinamiche sociali più inclusive ed eque per tutti e tutte? La questione, seppur complessa, è aperta a numerose possibili soluzioni” ha dichiarato il prof. Giorgio Mori, delegato rettorale alla Didattica.