Il Sistema Museale di Ateneo dell’Università di Palermo aderisce alle “Giornate FAI di Primavera” con il Museo di Geologia “G. G. Gemmellaro”.
L’iniziativa si tiene sabato 23 e domenica 24 marzo, dalle 10.00 alle 18.00, con visite guidate condotte dagli studenti del Liceo Rutelli di Palermo.
Il Museo Gemmellaro custodisce oltre 600 mila reperti che ripercorrono la storia naturale dell'Isola. Il percorso espositivo, che mette a disposizione dei visitatori strumenti tecnologici ed innovativi, culmina con tre esperienze di realtà virtuale e aumentata mediante Oculus di nuova generazione.
Per partecipare all'iniziativa non è necessaria la prenotazione.
Il patrimonio del Museo Gemmellaro proviene dalle campagne di scavo dei docenti universitari, da donazioni e da acquisizioni e scambi con altri istituti.
Sin dalla fine dell'800, il Museo ha avuto un ruolo di grande rilevanza all'interno della comunità geologica e paleontologica internazionale, per l'unicità delle sue collezioni. Riferimento mondiale per le associazioni fossili di invertebrati marini del Permiano (circa 300 milioni di anni fa), recuperate dallo stesso G.G. Gemmellaro nella Valle del Sosio, testimoni di una antichissima barriera corallina ed esposte nella Sala dei Fossili del primo piano.
Al primo piano è presente anche uno scheletro femminile completo del tardo Paleolitico, ritrovato presso la Grotta di San Teodoro, che rappresenta la prima testimonianza dell'Uomo in Sicilia. Thea, come affettuosamente chiamata, è stata recentemente premiata dal pubblico come ‘fossile più bello della Sicilia' in un concorso indetto dalla Società Paleontologica Italiana.
Al secondo piano spiccano La Sala degli Elefanti Nani di Sicilia, la cui particolare abbondanza nelle grotte dell'Isola è alla base del Mito dei Ciclopi, e la Sala delle Pietre del Percorso Arabo-Normanno.