Secondo i dati del Ministero dell’Interno, nel 2023 sono sbarcati in Italia circa 158 mila migranti, il 50% in più rispetto al 2022 e oltre il 130% di più rispetto al 2021. Le persone migranti, costrette ad andare via dai propri Paesi di origine, affrontano senza certezze un viaggio faticoso per giungere in Europa per vivere liberamente e non smettere di pensare al proprio futuro. Proprio come fanno ogni anno moltissimi giovani provenienti da Afghanistan, Ucraina, Iran ed altri Paesi a rischio che arrivano nel nostro Paese.
L’Università di Padova fedele al proprio motto Universa Universis Patavina Libertas "tutta intera, per tutti, la libertà nell'Università di Padova" sostiene diverse iniziative per l’accoglienza di persone con status di rifugiato, richiedenti asilo e persone in fuga dal proprio Paese. Una di queste è il programma Students at risk attraverso il quale l’Ateneo, grazie anche alla generosità di molti donor, mette a disposizione numerose borse di studio ogni anno.
L’incontro del 27 giugno è quindi l’occasione per raccontare alcune storie vere di giovani in fuga dai propri Paesi d’origine a causa di conflitti, discriminazioni e limitazioni alla libertà, ma anche di speranza e riscatto. Queste giovani e questi giovani sono consapevoli della fortuna che la borsa di studio rappresenta per loro e, di riflesso, per le loro famiglie e comunità: una preziosa opportunità di riscatto dopo travagliate sofferenze.
I saluti di Monica Fedeli, prorettrice alla Terza missione e rapporti con il territorio, introducono una tavola rotonda che vede i contributi del giornalista Fausto Biloslavo, del direttore di Corriere del Veneto, Corriere del Trentino, Corriere dell’Alto Adige e Corriere di Bologna, Alessandro Russello, dell'assessore a Territorio, cultura, sicurezza e flussi migratori della Regione del Veneto, Cristiano Corazzari, della scrittrice e giornalista Pamela Ferlin, del direttore dell'Esu di Padova, Gabriele Verza, e, in collegamento, del giornalista Toni Capuozzo.
Intervengono inoltre i Donor Elisa Massacesi, Human Resources Manager di Lundbeck Pharmaceuticals Italy, Rita Chiappa, Program Director nazionale del Club Soroptimist, e Geneviève Henrot, docente Università di Padova e membro del Club Soroptimist.
Interventi e testimonianze sono moderati da Gioia Lovison.
Chiude l'incontro la prorettrice Monica Fedeli.
Si discute dell’importanza del diritto allo studio, perché lo studio è affermazione, è costruzione dell'identità, è libertà e futuro.
La partecipazione all'evento è libera, su registrazione.