Convegno di studi “Anticorruzione e trasparenza: nuovi modelli e strategie preventive e repressive”, che si tiene a Palazzo Bo il 14 luglio, si inserisce nell’ambito di un’iniziativa congiunta tra le università di Padova e Verona dedicata ai temi della trasparenza e anticorruzione, che si aggiunge agli eventi già organizzati negli anni precedenti.
Anche in questa occasione vengono esaminate le misure messe in campo dal legislatore italiano per prevenire (e reprimere) un fenomeno grave, quello della corruzione, che ha conseguenze negative sul piano dell’etica collettiva, ma anche del buon andamento della pubblica amministrazione e dell’economia. L'obiettivo è quello di individuare possibili strategie, azioni e strumenti in grado di rimuovere gli ostacoli che oggi impediscono una “trasparenza semplificata” ed efficace.
Oltre ad alcuni approfondimenti sui poteri di vigilanza, regolazione e precontenzioso, quest'anno il convegno si propone di esaminare i temi della trasparenza e anticorruzione anche in relazione al nuovo Codice degli appalti e allo stato di attuazione della digitalizzazione della pubblica amministrazione, e del suo rafforzamento come leva per la semplificazione dei processi di procurement.
L’incontro è aperto a studentesse e studenti, anche di dottorato e master, delle università di Padova e Verona, e vede la partecipazione non solo di docenti e autorità accademiche, ma anche di professioniste e professionisti provenienti dal settore pubblico e privato.
Il convegno vuole stimolare il dibattito con ls componente studentesca grazie agli interventi di persone esperte di anticorruzione; tra gli altri, è presente Raffaele Cantone, ex presidente ANAC e attuale procuratore di Perugia, già stato ospite nelle edizioni precedenti.
L’occasione, quest'anno è, inoltre, particolarmente gradita per presentare l’ultimo libro di Enrico Carloni, professore di Diritto amministrativo all’Università di Perugia, dal titolo: “L’anticorruzione. Politiche, regole, modelli”.
L'evento è accreditato dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Padova con attribuzione di 6 crediti formativi, di cui 3 in materia di diritto amministrativo e 3 di diritto penale.
